Contardo è nato nel 1216 nella città di Ferrara, primogenito maschio della dinastia dei principi d'Este, i signori della Città, che in quegli anni erano in esilio. La madre apparteneva alla nobile famiglia ferrarese dei Contardi, e il padre era Aldobrandino d’ Este, che aveva avuto in precedenza , ma con un’altra moglie una figlia legittima: Beatrice III d'Este. Aldobrandino viene assassinato nel 1215 e la famiglia estense nella figura del novello Azzo VII, sapendo che la vedova era in gravidanza decise di allontanarla dalla residenza di Calaone e di farla partorire a Ferrara. Questa mossa serviva ad avere meno problemi con la successione. Contardo non viene così riconosciuto immediatamente come erede della casata Estense. Nel frattempo la sorella Beatrice va in sposa al re Andrea II di Ungheria detto il gerosolimitano. Andrea fu tra i fautori della quinta crociata in Terra Santa. Contardo, viene riconosciuto principe estense in virtù del fortissimo legame con la sorella Beatrice ed in particolare con il nipote Stefano d’Este, per questo legame il sovrano d’ Ungheria lo nomina Miles Sancti Sepulcri, in virtù della sua subinfeudazione con il Regno di Gerusalemme.
La giovinezza di Contardo , a causa dell'esilio, è vissuta in modo travagliato, subendo umiliazioni ed ingiustizie continuate fino al riconoscimento ufficiale da parte di Azzo VII come erede della casata estense. La vita di Contardo cambia notevolmente dopo il riconoscimento ed entra a far parte della corte estense. I fasti della corte però non sono fatti per lui ed in particolare in questa nuova realtà incomincia a sentire la voce di Dio che con forza lo chiama ad abbandonare le ricchezze terrene e con queste anche il diritto di successione, per vivere in povertà e diventare un vero pellegrino del Vangelo sulle strade d'Europa e di Terra Santa. Il primo pellegrinaggio che compie Contardo è sicuramente il più difficile ed il più lungo e viene ispirato dalla sorella Beatrice per onorare il titolo ricevuto dal re di Ungheria (Miles Sancti Sepulcri nel 1235). Il pellegrinaggio in Terra Santa è il primo ed unico che viene portato a termine da Contardo. Arrivato a Gerusalemme via terra visita devotamente i luoghi santi ed assiste alla decadenza del Regno Crociato di Gerusalemme. Contardo arriva in Palestina presumibilmente tra la sesta e la settima crociata, approfittando della pace dei 10 anni, come un classico cavaliere pellegrino tra il 1235 e il 1244. Il suo pellegrinaggio non è certo per combattere una crociata, sebbene è accompagnato da alcuni compagni di viaggio che sono armati come lui per difendersi dagli assalti dei banditi e dei predoni saraceni che in quel periodo erano assai frequenti. Aver portato a termine il pellegrinaggio in Terra Santa è stato come portare a termine un solenne voto concluso con il rito di investitura a nella chiesa del Santo Sepolcro. Il pellegrinaggio in Terra Santa rappresentava per i giovani nobili un modo per manifestare la propria forza personale ed il raggiungimento di un atto di fede.
Il secondo pellegrinaggio del principe, in più tarda età, è verso San Giacomo di Compostela. All’età di 33 anni lascia Ferrara con alcuni compagni, probabilmente gli stessi che lo avevano accompagnato in Terra Santa e si mette in viaggio a piedi verso la Spagna. Di questo viaggio si hanno maggiori informazioni in quanto la sua fede e la sua semplicità veniva trasmessa a chiunque incontrava. Arrivato a Broni (oggi Provincia di Pavia, Diocesi di Tortona), si ammala ed esprime il desiderio di essere ivi sepolto qualora fosse morto, i compagni pellegrini a malincuore fanno voto a Contardo di proseguire da soli nel pellegrinaggio e di tornare a recuperalo. Nel frattempo la salute di Contardo peggiora, finiscono i pochi soldi che aveva con sé e viene sfrattato dell'ostello per finire ospite di un contadino che gli procura un pagliericcio su cui riposare. In questa condizione di estrema povertà, che gli ricordavano i primo anni della sua vita, Contardo muore il 16 Aprile 1249. Alcuni prodigi impedirono che la sua morte avvenisse nell'anonimato e manifestando la santità del pellegrino sconosciuto ai bronesi. Le campane della chiesa della città si misero a suonare incessantemente e da sole. Poiché non vi era modo di fermarle, e non si capiva il motivo perché suonassero da sole, la popolazione era inquieta, finché qualcuno si ricordò del povero pellegrino malato cacciato dall'ostello. Quando alcuni di loro si diressero al giaciglio videro che attorno al corpo di Contardo vi erano delle splendenti fiammelle. Subito venne organizzato il funerale e la sepoltura del pellegrino così le campane smisero di suonare. Era chiaro a tutti che quel povero pellegrino non era una persona qualsiasi.
Subito iniziarono una serie di miracoli presso la sua tomba, la gente veniva prontamente guarita da mali alla testa e dai dolori della colonna vertebrale tipici dei contadini e dei vignaioli.
Una persona tormentata dal demonio, non riuscendo a passare per Broni, si mise a gridare ed a lagnarsi. La gente, incuriosita, apprese dall'indemoniato che in Broni vi era un potente Santo, san Contardo, che gli stava sbarrando la strada.
Nel frattempo i compagni pellegrini tornarono a riprendere Contardo e saputo della sua morte svelarono a tutti che si trattava del Principe d’Este. Gli stessi compagni, rientrati a Ferrara, comunicarono ai parenti estensi la volontà del Principe di essere seppellito a Broni.
Dopo poco tempo e tanti miracoli, il corpo del santo viene traslato in chiesa.
San Contardo è venerato con culto approvato dal Papa Paolo V e arricchito di indulgenze dal Papa Urbano VIII . La memoria liturgica della salita al cielo è celebrata il 16 Aprile, mentre la memoria della traslazione del corpo all'interno della Basilica Minore di San Pietro Apostolo in Broni è celebrata l'ultimo sabato di Agosto.
Dal 1698 è Copatrono di Modena.